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S. Miniato Dopo
il Battistero è una delle più alte testimonianze dell'architettura romanica fiorentina.
Già esistente ai tempi di Carlomagno, fu ricostruita dal vescovo Ildebrando dopo il 1018
e completata anche nella parte decorativa solo al principio del sec. XIII. La navata centrale ha il pavimento diviso in riquadri marmorei. In fondo alla navata, l'elegante Cappella del Crocifisso di Michelozzo (1448), con volta realizzata da Luca della Robbia. La Cappella del cardinale di Portogallo, a croce greca, fu costruita da Antonio Manetti, allievo del Brunelleschi. La volta è rivestita da piastrelle che formano un motivo a dadi, ed è decorata da Luca della Robbia. A destra della chiesa troviamo il Palazzo dei Vescovi, residenza estiva
dei vescovi fiorentini fino al 1553, quando fu utilizzato come caserma dalle truppe
spagnole di Cosimo I. Nel 1594 fu incorporato nel convento di S.Miniato. Il Palazzo fu
iniziato nel 1295 dal vescovo Andrea de' Mozzi e completato nel 1320. Molti ambienti
conventuali furono realizzati ad opera delle maggiori botteghe fiorentine, fra cui quella
di Bernardo Rossellino Nel recinto della fortezza si trova il Cimitero monumentale, detto delle Porte Sante, realizzato a partire dal 1865 su progetto di Mariano Falcini. |