FEDERIGO TOZZI

1883 Nasce a Siena, suo padre è contadino e allo stesso tempo è proprietario di una trattoria.
1895 Viene espulso dal Seminario Vescovile di Siena, dove studia come esterno. Morte della madre.
1897-99 Viene cacciato per cattiva condotta dall’Istituto delle belle arti, si iscrive quindi ad un Istituto Tecnico ma con scarsi risultati. E’ sottoposto a dei provvedimenti disciplinari e in seguito tenta di scappare da casa.
1900 Si iscrive al PSI. Inizia a frequentare la biblioteca di Siena. Il padre si risposa, avrà però alcune amanti, una delle quali sarà tenuta in casa. I rapporti con il padre vanno sempre più incrinandosi.
1902-03 Abbandona definitivamente gli studi.Inizia la relazione epistolare con Emma Palagi. A questo periodo risale la delusione amorosa dovuta all’innamoramento per Isola, una contadina che lavora nel podere del padre.
1904-06 Viene colpito da una malattia venerea che gli provoca dei gravi disturbi agli occhi. Si trova in un periodo di forte crisi depressiva da cui esce grazie alla conversione religiosa e al rafforzamento del rapporto con Emma.
1907-08 Raggiunge Emma a Roma, in seguito tornato a Siena e maltrattato dal padre si rivolge al procuratore del Re. Viene assunto come impiegato delle ferrovie a Pontedera. Dopo la morte del padre abbandona il lavoro alle ferrovie e sposa Emma Palagi. Scrive Paolo.
1909 Nasce il figlio Glauco. Abbozza il romanzo Adele.
1911 Pubblica la raccolta di poesie La zampogna verde.
1913 Fonda e dirige il quindicinale “La Torre”. Pubblica La Città della Vergine e Antologia degli antichi scrittori senesi. Comincia a scrivere Con gli occhi chiusi e anche Bestie.
1915 Trasferitosi a Roma, intrattiene una relazione che turba fortemente il suo matrimonio. Diventa volontario della Croce Rossa.
1916 Sua moglie lo lascia e fa ritorno a Castagneto. Anche dopo la riconciliazione rifiuterà di avere rapporti intimi con il marito, ma lo assisterà ed affiancherà nel suo lavoro intellettuale.
1917 Compie un viaggio nel Meridione e cerca di conoscere Verga, stringerà invece dei rapporti più stretti con Pirandello e Borgese. Pubblica Bestie e comincia Gli egoisti.
1918 Legge Verga e in estate scrive Il podere. In autunno compone Tre croci. Comincia anche l’opera teatrale L’incalco.
1919 Esce Con gli occhi chiusi. Elabora Ricordi di un impiegato e finisce Gli egoisti.
1920 Esce Tre croci, con dedica a Pirandello, il quale aveva recensito in modo positivo Con gli occhi chiusi. Colpito da polmonite muore il 21 Marzo. Poco dopo esce Giovani e la raccolta di novelle L’amore. Verranno pubblicate postume le seguenti opere: Il podere (1921), Gli egoisti (1923), la raccolta di poesie Novale (1925), Ricordi di un impiegato (1927).