Le avventure di Pinocchio

Il 7 luglio 1881 esce sul “Giornale per i Bambini” la prima puntata di “Storia di un burattino” di Carlo Collodi, che prosegue fino al 27 ottobre, concludendosi provvisoriamente col cap. XV. Dopo un periodo di silenzio, fra il 16 febbraio 1882 e il 25 gennaio 1883, sul “Giornale per i Bambini", compaiono con il nuovo titolo Le avventure di Pinocchio, tutti i restanti capitoli della storia. Subito dopo, nel febbraio dello stesso anno, l’editore Paggi pubblica in volume Le avventure di Pinocchio; è la famosissima prima edizione, illustrata da Enrico Mazzanti.
La struttura del libro è composita e presenta salti logici e incongruenze dovuti proprio alla modalità della composizione, iniziata senza grande entusiasmo ed interesse ed in seguito proseguita e completata dietro la sollecitazione dell’editore a causa dell’eccezionale successo da subito incontrato presso il pubblico infantile ed adulto.
La vicenda di Pinocchio è una storia di formazione, quella di un bambino, o meglio di un burattino che si trasforma in bambino; la chiave di lettura è nella rivolta iniziale di Pinocchio contro il padre, nella fuga del burattino da casa che sarà pagata con una serie di disavventure e sofferenze fino a ricomporre l’equilibrio infranto all’inizio.
La principale caratteristica dell’opera consiste nella compresenza e correlazione di due piani: quello del sogno e della fiaba e quello della realtà e del quotidiano; duplice natura che rende la lettura a più livelli e permette al libro di essere insieme adatto per bambini e per adulti.
La lingua e lo stile sono mossi e vivaci, vicini al “parlato”, di impronta realistica e ricchi di invenzioni.          

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