Come per la quasi totalità delle acque appartenenti ad altre regioni italiane, anche i pesci della Valtiberina hanno subito l'invasione massiccia di specie ittiche alloctone, inizialmente destinate ai soli laghetti irrigui o a pagamento. Per ignoranza in materia, distrazioni e leggerezze sospette, questi pesci sono poi finiti nel Tevere e nell'invaso di Montedoglio, espandendosi a danno delle specie autoctone.
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I pescatori sono spesso colpevoli di queste alterazioni quando, usando il "vivo" come esca, si disfanno dei pesciolini avanzati (non sempre di specie controllate), liberandoli nelle acque dove stavano pescando. Per questo motivo localmente, nel corso del Tevere è molto diffusa lalborella (Alburnus albidus), pesce di piccola taglia, di aspetto simile alla lasca (Chandrostoma genei). Inoltre, nelle zone ricche di cave allagate, più o meno vicine al corso del fiume, a tali comportamenti
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deplorevoli si sono anche aggiunti sconfinamenti naturali di pesci che hanno approfittato degli innalzamenti di livello dei "laghi" in occasione di forti piogge. Come se non bastasse, i possessori di acquari, a volte, si liberano di alcuni pesci non più graditi, gettandoli nelle cave allagate. Tutto ciò ha favorito nel Tevere l'insediamento anomalo di specie super prolifiche e predatrici. In particolare, nelle nostre zone, sono molto diffusi il pesce gatto (Ictalurus melas) che resiste anche in acque inquinate e fangose, il persico sole (Lepomis gibbosus), il boccalone o persico trota (Micropterus salmoides) che nel bacino di Montedoglio ha raggiunto dimensioni |
ragguardevoli, il carassio (Carassius sp.) la carpa (Cyprinus carpio) e il luccio (Esos lucius) che rappresenta un vorace predatore. Anche le trote, sia la più comune (Salmo trutta fario), che la iridea (Salmo gairdneri) immesse in torrenti ricchi di pesce bianco, hanno falcidiato vaironi (Leuciscus souffia), laschette, ghiozzi e barbetti per poi finire nel Tevere installandovisi comodamente. E' sempre più raro invece il ghiozzo (Gobius nigricans) specie indigena ma più sensibile all'inquinamento. | ![]() |
Durante le uscite sul Tevere mirate soprattutto alla valutazione dellinquinamento delle acque, non abbiamo potuto condurre osservazioni della fauna ittica locale in modo sistematico. Per le informazioni e le considerazioni qui riportate abbiamo utilizzato, oltre alle osservazioni e alle conoscenze di studenti "esperti", pescatori per hobby personale, i dati che gentilmente ci ha fornito il signor Roberto Picchianti, pescatore nonchè appassionato collaboratore nella redazione della rivista "Pesca In".