Molti aspetti della natura
morta, anche se trovarono la loro elaborazione e il loro sviluppo
nelle Fiandre e in Olanda, ripetono la loro origine dal
Manierismo italiano, e in Italia spesso ritornarono con lo
"specialismo" dei pittori fiamminghi e olandesi.
Ma la grande pittura di natura morta in Italia è bene unaltra: è quella che ha il suo inizio con lopera rivoluzionaria di Michelangelo da Caravaggio, il quale assumeva, rifiutando cosi programmaticamente e sconvolgendo la gerarchia dei "generi della tradizione accademica, "che tanta manifattura gli era a fare buono di fiori, come di figure. La pittura di natura morta è cosi di colpo trasportata sul piano della grande pittura. Caravaggio con quella affermazione ribadisce la sua predilezione per una pittura di presa diretta, fatta di immediatezza e verità, per una pittura attenta solo alla resa dei "valori, nella realtà di un lume naturale. Fermare sulla tela umili cose "predisposte era infatti un portare lattenzione ai "valori, rendere più vibrante e drammatico il risalto delle ombre e delle luci, delle forme e dei colori; ed è cosa intesa, questa, dagli scrittori del tempo, se il padre Francesco Lana poteva teorizzare la "grande utilità del "dipingere dal naturale varie sorte di frutti perché i frutti, fiori e cose simili hanno colori molto vivaci, né quali percuotendo il lume, mostra più distintamente la diversità dei chiari e degli scuri, e aggiungere che "nel dipingere li detti oggetti si prende in considerazione una certa franchezza nelloperare , che molto giova ed inanimisce.
Il Canestro di frutta del Caravaggio, dellAmbrosiana,
eseguito a Roma prima del 1596 ed inviato in dono dal Cardinale
del Monte al Cardinale Federico
Borromeo, per la sua galleria milanese, non è soltanto il primo
esempio di natura morta autonoma, ma anche un modello di verità
e di stile, che per tal via si allinea con tutti e gli altri,
che, prima e dopo, lo stesso Caravaggio ebbe ad inserire o
inserirà nei suoi quadri. Concepire come protagonista di un
quadro un semplice canestro di frutta voleva dire appuntarsi ai
valori veri della pittura, nel caso particolare lombra e la
luce, che attribuiscono qualità di stile ed estremo rigore alla
figurazione, e tuttinsieme dichiarar guerra ai grandi
apparati della pittura ufficiale. Una protesta, insomma, un
richiamo alla spoglia semplicità e umiltà della tradizione
evangelica e della Chiesa primitiva, contro le gale e le pompe
della Chiesa ufficiale e trionfante.
Lopera caravaggesca ebbe immediatamente una grande
risonanza nellambiente romano, dove veniva incontro a un
gusto che sempre più si andava diffondendo. In Roma la
roccaforte della natura morta di intonazione caravaggesca si
stabilisce nellambiente di Giovan Battista Crescenzi e anzi
in quella specie di accademia che questo singolare personaggio
aveva insediata nella sua stessa casa. I protagonisti più attivi
sono lo stesso Crescenzi, Tommaso Salini e Pier Paolo Bonzi.
Purtroppo né in Italia né in Spagna, ove pure, per quel che
sappiamo dalle fonti, giunsero, sono state rintracciate nature
morte del Crescenzi, ma se ci fermiamo alle parole con cui il
Baglione le ricorda ("fece
una bellissima mostra di
cristalli variamente rappresentati, altri con appannamenti di
gelo, altri con frutti entro lacqua, chi con vini, chi con
varie apparenze) non possiamo non notare la concordanza con
quelle con le quali lo stesso Baglione e il Bellori ricordano
opere analoghe del Caravaggio
(Baglione: Dipinse
una giovane che suonava il flauto, che
vivo e vero il tutto parea con una caraffa di fiori piena
dacqua, che dentro il riflesso duna finestra
eccellentemente si scorgeva con altri ripercotimenti di quella
camera dentro lacqua e sopra quei fiori eravi una viva
rugiada con ogni esquisita diligenza pinta; Bellori:
"Dipinse una caraffa di fiori con le trasparenze
dellacqua e del vetro e co i riflessi della finestra
duna camera, sparsi li fiori di freschissime rugiade'').
Diverso è il caso del Salini e del Bonzi. La tematica dei quadri di questi due artisti è ancora quella manieristica ma la composizione e il punto di stile rimandano compiutamente al Caravaggio. Caravaggesco, per quanto in connessione con alcuni argomenti della pittura spagnola, è infatti quellallinearsi degli oggetti, quasi come in un fregio, tra lombra del fondo e la luce che spiove lateralmente o frontalmente, così come si vede nella Natura morta della Galleria Nazionale di Washington; e caravaggesca è la puntualità stringente con cui ombra e luce danno evidenza e risalto, verità e concretezza, alle varie immagini. E proprio questo senso di verità e di concretezza, di accessibilità e familiarità dei vari oggetti fermati nei quadri, il tratto che differenzia le nature morte italiane di estrazione caravaggesca dalle spagnole similmente intavolate e sempre immesse in una surreale e allucinata sospensione.
Relatore:
Luca Lazzarelli