· Riordino fondiario
Come già detto, la Diga di Montedoglio ha alterato le caratteristiche naturali della Valtiberina, modificando lambiente e il suo ecosistema ed ha portato, come conseguenza immediata e necessaria, al riordino fondiario.
Infatti per consentire un più efficiente uso delle risorse idriche attraverso le opere di irrigazione, si è reso necessario un nuovo assetto territoriale in cui la proprietà fondiaria fosse suddivisa in appezzamenti più regolari, con un accorpamento più adatto ai nuovi impianti irrigui che hanno bocche di prelievo distribuite in ogni lotto.
Le aziende si sono così potute orientare verso produzioni intensive, privilegiando soprattutto la coltivazione di tabacco e di mais. Il cospicuo consumo di acqua necessaria per innaffiare non costituirà un problema, ma le forti dosi di concimi chimici impiegati in tali colture, in casi di forti dilavamenti dei terreni, potrebbe costituire una minaccia per la qualità delle acque del Tevere verso cui tenderanno a confluire.
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Prima dellopera di
riordino fondiario programmata negli anni settanta,
iniziata concretamente nelle nostre zone nella primavera
del 1992, i confini degli appezzamenti risultavano
frastagliati con indubbie conseguenze sulluso
razionale del suolo. Nella cartina i diversi colori indicano la diversa tipologia delle colture. |
Come si è già notata la dispersione delle colture nella cartina precedente, così in questa è evidente la frantumazione della proprietà fondiaria che può determinare una situazione di disagio per quanto riguarda lorganizzazione dellazienda agricola e la sua conduzione. | ![]() |
· Variazioni del paesaggio
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La foto aerea qui proposta non è relativa al lotto 1 bensì alla zona che va verso il confine di provincia. Tale foto ci pare comunque significativa perché evidenzia chiaramente il tipo di paesaggio agrario che consegue al riordino fondiario: un paesaggio molto più geometrico, meno naturale per effetto dellantropizzazione cui è stato sottoposto. |
Le foto risalgono alla primavera del 1992 e mettono in evidenza il paesaggio della Valtiberina in fase di evoluzione. Infatti mentre in lontananza a delineare i confini di proprietà si nota ancora una diffusa distribuzione di piante che ricorda la tipica "alberata" dei paesaggi toscani, in primo piano cominciano ad evidenziarsi gli effetti del riordino fondiario ed il paesaggio che ne risulta appare più spoglio ed essenziale.
La foto è stata riprese nel 1992 durante i lavori di riordino fondiario relativi al lotto 1. In primo piano, lungo i confini degli appezzamenti di solito caratterizzati da file di alberi, sono evidenti i fossi scavati in vista della distribuzione degli impianti di irrigazione. |